Postcard from Avellino“Traces of an immobile Time"
Il progetto fotografico "Postcards from Avellino” esplora la trasformazione urbanistica della città di Avellino dal dopoguerra agli anni '70-'80, evidenziando come il concetto di zoning e la suddivisione di Avellino in zone omogenee di intervento(intensiva al centro e dintorni, semintensiva a corona delle zone intensive, lotti agricoli lungo il Vallone Fenestrelle, ville sulle colline dei Cappuccini e Liguorini, e industriale verso la ferrovia), insieme ad una mancanza di una visione globale, ha portato a una città senza visione urbanistica e ad un "tempo sospeso" nelle periferie. Dal punto di vista tecnico, la zonizzazione mira si a controllare le densità urbane e la distribuzione demografica, costituendo la trama strutturale della forma urbana della città, ma tuttavia è uno strumento imperfetto che tende a radicalizzare la settorializzazione della società contemporanea. Si Può quindi affermare che anche in questo caso la zonizzazione è considerata superata se non supportata da altri accorgimenti che rendano la città viva. Attraverso una serie di scatti concepiti come cartoline, il progetto mette in luce l’immobilità delle periferie e stimola una riflessione sulla necessità di recupero e valorizzazione di queste aree. Le fotografie catturano un paesaggio immerso nel verde, ma allo stesso tempo evidenziano un tessuto urbano segnato dal tempo e dall'abbandono, offrendo una critica costruttiva alle politiche di sviluppo che hanno plasmato il paesaggio urbano di Avellino. |