Il Terzo Libro della Trilogia su New York
Prefazione al Libro
UN’AMERICA di Claudia Ioan "Direttrice del Dipartimento Didattica FIAF - Docente Universitaria, fotografa Certified By Leica"
L’America pervade il nostro immaginario: terra di estremi che convivono, ingloba natura sterminata e paesaggio conquistato e modificato dall’uomo, giungle urbane e cittadine di provincia. Con la mente colma di stimoli visivi variegati, provenienti da canali diversificati e stratificati nel tempo (cinema, pittura, fotografia, letteratura, pubblicità), siamo in grado di evocare alla mente una visione degli Stati Uniti che è profondamente culturale.
Da occidentali che vivono e si muovono in questo millennio, possiamo attingere a infinite fonti per scoprire nuove prospettive o riconoscere quegli elementi che per noi rappresentano l’Americanità.
Luigi Cipriano conosce gli Stati Uniti non solo in via diretta, ma anche mediata attraverso l’opera dei grandi maestri, e il suo sguardo è composito. Nel suo Traveling in the Land of Dreams, terzo capitolo di una trilogia di libri fotografici incentrati sugli USA, Luigi Cipriano ci propone un tassello del pianeta statunitense equidistante sia dallo skyline vertiginoso delle megalopoli concitate, sia dalla classica natura selvaggia e maestosa: la contea del Suffolk, a 50 miglia da New York.
Nel Suffolk si respira un’America raccolta. Il nome stesso ci rimanda alle origini antiche dei luoghi, un ponte con la Gran Bretagna da cui originarono i primi coloni. Qui, tra acqua e terra, tutto appare straordinariamente a misura d’uomo: la vita ha un ritmo rassicurante che invita alla sosta e alla conoscenza. Proprio la fotografia rappresenta quindi per Luigi Cipriano il mezzo tramite cui conoscere, interpretare e restituire questo mondo. Essere un fotografo condiziona la sua percezione e la sua relazione con lo spazio e il tempo del Suffolk americano: ricordiamo, con Carlo Ginzburg, che la fotografia consente «un nuovo modo di vedere, di raccontare, di pensare»[1].
La fotografia è quindi un medium complesso: Walter Benjamin lo definisce come «il modo secondo cui si organizza la percezione umana» [2].
Il dispositivo fotografico risulta in grado di modificare la nostra percezione, la nostra sensibilità, il nostro rapporto con il mondo, e Luigi Cipriano interpreta la realtà del Suffolk con lo sguardo consapevole del fotografo che cerca una chiave di lettura e di organizzazione di ciò con cui si misura.
L’autore compie scelte tecniche estremamente coerenti. La distanza dai soggetti e la profondità di campo consentono una lettura ampia e precisa dell’ambiente. La palette di colori è rigorosa e ristretta: esalta alcune cromìe con un richiamo esplicito alla bandiera nazionale e desatura altre tonalità rendendole meno invadenti, con una piacevole armonia per l’occhio.
Vi è una nota on the road non casuale: questo libro non si sofferma esclusivamente in un luogo, ma risulta dinamico. L’asfalto è spesso presente: racconta percorribilità, con un senso di spostamento possibile per turisti e residenti.
Ciò che degli USA vive nel nostro immaginario lo ritroviamo puntualmente in queste fotografie come elementi culturali identificativi: l’architettura residenziale con i suoi vialetti ordinati e gli steccati bianchi, le cassette postali, i diners dagli aspetti estetici fedeli al Novecento, le automobili e la stazione di servizio finale, tutto rievoca lo straordinario affresco corale dei grandi autori che hanno narrato l’America a partire dagli Anni ’70.
Fotografia dopo fotografia, assaporiamo il respiro del periodo New Topographics e dell’affermazione autoriale della fotografia a colori, che hanno dato vita a una rappresentazione allora inedita di un’America anti-celebrativa, oggi considerata classica. Si colgono con piacere rimandi a American Surfaces e Uncommon Places di Stephen Shore, con freschezza contemporanea. In questa America, la vita scorre eppure si ferma in ogni fotografia, suscitando un senso di nuova temporalità. Come ben rileva R. Agnese, la fotografia determina la storicità delle forme della nostra sensibilità e dischiude «anche, attraverso una registrazione tecnica della realtà che media il rapporto tra la nostra sensibilità e il mondo, un nuovo rapporto con il tempo»[3].
Luigi Cipriano mette in campo la sua sensibilità di autore e dà vita al suo Suffolk cristallizzandolo in movimento, con grande equilibrio tra realtà e interpretazione; se, come afferma S. Kracauer, «il fatto che conta sia nella fotografia sia nella storia è naturalmente il “giusto” bilanciamento fra la tendenza realistica e quella creativa»[4], ebbene, Luigi Cipriano lo realizza appieno.
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[1] C. GINZBURG, Particolari, primi piani e macroanalisi
[2] W. BENJAMIN, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
[3] R. AGNESE, Fotografia temporalità e memoria
[4] S. KRACAUER, Prima delle cose ultime
Il libro sarà presentato Venerdì 25 ottobre 2024 alle ore 17:30, presso il Circolo della Stampa di Avellino
In occasione della presentazione, ci sarà la mostra fotografica e la proiezione di tutte le foto che compongono il libro
Interverranno alla serata:
Claudia Ioan - Direttrice del dipartimento Didattica FIAF
Franco Sortini - Fotografo
Luigi Cipriano - Autore
Modera la serata
Gianluca Amatucci - Giornalista
L'evento di presentazione del libro "Traveling in the Land of Dreams" sarà un'immersione unica nella bellezza e nel fascino della costa orientale degli Stati Uniti, in particolare della contea di Suffolk, a Long Island. Il libro offre un viaggio evocativo che lasciando la frenesia di New York si dirige verso una realtà ben diversa, fatta di villaggi pittoreschi, spiagge incontaminate e porticcioli che sembrano usciti da un dipinto.
La narrazione inizia con il percorso lungo l'Interstate 495, la Long Island Expressway, che in meno di un'ora collega la metropoli alla tranquillità del Long Island Sound. Qui, tra le onde dell'oceano e le case in stile coloniale, Luigi Cipriano esplora località come Dix Hills, Port Jefferson, West Meadow Beach a Stony Brook, Lake Grove e il villaggio di Stony Brook.
L'evento sarà un'opportunità per scoprire i segreti nascosti di questi luoghi, dove il tempo sembra essersi fermato, e dove chiunque abbia avuto la fortuna di vivere non riesce più a separarsene.
Attraverso le pagine del libro, l'autore riesce a catturare l'essenza di Long Island, un luogo dove la natura e la storia si fondono in un'armonia perfetta, offrendo un rifugio lontano dal caos della vita moderna
Nel 2021 la Giuria di URBAN2021 ha inserito il Dummy Book “Traveling In The Land Of Dreams – Suffolk” negli 11 Libri Finalisti tra i 125 libri fotografici di autori internazionali presentati al concorso URBAN Book Award 2021.
La Giuria internazionale annovera tra i componenti Bruce Gilden, Paolo Pellegrin, Francesco Cito, Angelo Cucchetto, Andréa Holzherr, responsabile delle mostre di Magnum Photos, e autori internazionali del calibro di Jérôme Sessini (Magnum Photos), Manfred Baumann, Alexandra Sophie, Nick Turpin, Tatsuo Suzuki ecc….
Intervista su Telenostra